giovedì 26 marzo 2009

Maigret, Lognon e i Gangster (Simenon)

Rieccomi all'attacco col commissario Maigret! Tra i miei ultimi acquisti in fatto di libri infatti c'erano due nuovi romanzi di Georges Simenon con protagonista il mio amato commissario con la pipa, e ho scelto proprio due avventure che gettassero luce su due personaggi di solito marginali ma che avevo voglia di conoscere meglio. Prima è stata la volta della Signora Maigret, con L'amica della signora Maigret, e questa volta è toccato allo sfigatissimo ispettore Lognon il Lagnoso, con "Maigret, Lognon e i gangster".

Trama
Questa volta Maigret si trova coinvolto suo malgrado in un caso intricato e internazionale, e tutto parte proprio dal povero Lognon, lo zimbello della polizia di Parigi… infatti riceve una telefonata dalla signora Lognon, una donna lagnosa e sfigata quanto il marito, costantemente malaticcia e pronta a compiangersi, che segnala la sparizione proprio del marito ispettore, e la successiva apparizione in casa sua di tre tipi americani loschissimi che cercavano insistentemente qualcosa o qualcuno.
Un bel grattacapo per Maigret! Per fortuna presto il Lagnoso ricompare, con una storia molto strana da raccontare: se ne stava appostato in una piazza di Parigi, di notte, in attesa di beccare uno spacciatore, quando all'improvviso arriva un'auto, scarica un corpo in mezzo alla strada e riparte. Neanche il tempo di chiamare i rinforzi che arriva un'altra macchina, carica il corpo e sparisce.

Ma poco dopo Maigret riceve un'altra telefonata dalla noiosissima signora Lognon, l'ispettore Lognon è di nuovo scomparso!
Questa volta ricompare su una strada al margine di una foresta, in stato confusionale dalle botte che ha preso… e sono stati di nuovo loro, i gangster americani che volevano sapere da Lognon che fine avesse fatto il corpo, ma che ne sapeva lui poverino!
Così Maigret si mette alla ricerca dei gangster, telefona ai suoi contatti all'FBI per avere informazioni sugli americani e cerca di carpire informazioni da Luigi e Pozzo, due italo-americani che hanno aperto dei locali a Parigi frequentati dai loro connazionali.

E tutti ripetono sempre a Maigret la solita storia: che deve stare attento, che questi sono gangster, assassini spietati, mica criminali di serie B come quelli a cui è abituata la polizia Parigina, che non è preparato per un caso di questa portata, che a dar noia a certa gente si rischia grosso… Figuriamoci se Maigret si fa intimidire da queste storie, anzi, non fanno che irritarlo ed innervosirlo, alla fine la prende come una sfida personale e decide che prenderà assolutamente i gangster per dimostrare a tutti che la polizia parigina non è inferiore a nessuno!
Mie considerazioni
Il romanzo mi è piaciuto tanto, come sempre del resto quando c'è di Mezzo Maigret, questa avventura del commissario poi è più ricca di azione e suspance del solito, c'è persino una sparatoria, cosa assai rara nelle storie di Maigret, e alla fine il commissario è addirittura costretto a prendere la sua pistola, che di solito non porta mai con sé e non ama usare, e a sparare un colpo, tra l'altro ben assestato :-P
E poi nella sua caccia agli americani viene fuori un lato del carattere di Maigret, che sa essere amichevole e bonario, ma qua diventa ostinato, tenace e testardo, sente di essere in qualche modo sfidato e ne fa una questione personale, non lo fa per motivi di onore o reputazione, ma perché è proprio indispettito da tutta questa riverenza nei confronti dei gangtser che stenta a capire.

La figura dell'ispettore Lognon è molto umoristica e spesso grottesca, ma anche molto triste: Lognon è un ispettore di polizia che ammira molto Maigret anche se non lavora con lui al Quai des Orfevres, ma che risulta a tutti i colleghi noioso, costantemente insoddisfatto, sempre pronto a compiangersi… Lognon è pedante, pignolo e scrupoloso nel suo lavoro, ma non è particolarmente sagace o dotato di intuito, e così non avanza di carriera. Ovviamente è intimamente convinto di meritare una promozione ma di non ottenerla mai perché tutto il mondo ignora beatamente i suoi continui sforzi e sacrifici.
Oltretutto ha un'ulteriore condanna, ovvero una moglie altrettanto grigia e lamentosa, costantemente malata e piena di acciacchi tanto che non può uscire di casa, insomma una palla al piede.

Lognon è un personaggio molto Pirandelliano, che contrasta con la simpatia e la bonarietà del commissario Maigret, che ogni tanto appare marginalmente nei romanzi di Simenon, ma questa volta è eletto al ruolo di personaggio secondario e riusciamo a conoscerlo meglio, almeno nella prima parte del romanzo, perché dal momento in cui viene zombato di botte finisce in ospedale e non fa più nulla! :-P

Il romanzo è edito dalla Adelphi nella collana "Le inchieste di Maigret", libricini gialli da 8 euro l'uno che si leggono in due o tre giorni, perfetti per la spiaggia o per ammazzare un viaggio in treno.
Consigliatissimo.


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